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Italfarmaco Fripass 28 Compresse 100 Mg

€ 38,90

045546140

Dettagli Italfarmaco Fripass 28 Compresse 100 Mg

DENOMINAZIONE
FRIPASS 100 MG COMPRESSE (Medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Cio' permettera' la rapida identificazione di nuove informazionisulla sicurezza. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta. Vedere paragrafo 4.8 per informazioni sulle modalita' di segnalazione delle reazioni avverse.)

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Agenti antitrombotici, antiaggreganti piastrinici esclusa eparina.

PRINCIPI ATTIVI
Una compressa contiene 100 mg di cilostazolo. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Amido di mais, cellulosa microcristallina, calcio carmelloso, ipromellosa e magnesio stearato.

INDICAZIONI
Fripass e' indicato per aumentare la distanza percorsa a piedi senza dolore e la distanza massima in pazienti con claudicatio intermittens,senza dolore a riposo e senza necrosi dei tessuti periferici (arteriopatia periferica - Classificazione di Fontaine - stadio II). Fripass e'indicato in seconda linea, in pazienti nei quali modifiche dello stile di vita (compreso smettere di fumare e programmi di attivita' fisica[con supervisione]) e altri interventi appropriati non hanno migliorato in modo sufficiente i sintomi della claudicatio intermittens.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al cilostazolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; danno renale grave: clearance della creatinina <= 25 ml/min; compromissione epatica moderata o grave; scompenso cardiaco congestizio; gravidanza (vedere paragrafo 4.6); predisposizioneemorragica (per esempio ulcerazione peptica attiva e ictus emorragicodi recente insorgenza (negli ultimi sei mesi]); retinopatia diabeticaproliferativa; ipertensione scarsamente controllata; tachicardia ventricolare; fibrillazione ventricolare; ectopie ventricolari multifocali,trattate adeguatamente o meno; prolungamento dell'intervallo QTc; anamnesi di grave tachiaritmia; trattamento contemporaneo con due o piu'antiaggreganti piastrinici o anticoagulanti supplementari, ad esempioacido acetilsalicilico, clopidogrel, eparina, warfarin, acenocumarolo,dabigatran, rivaroxaban o apixaban (vedere paragrafo 4.5); angina pectoris instabile; infarto del miocardio di recente insorgenza (negli ultimi 6 mesi); recente intervento coronarico (negli ultimi 6 mesi).

POSOLOGIA
Il trattamento con cilostazolo deve essere avviato da medici esperti nella gestione della claudicatio intermittens (vedere paragrafo 4.4). Posologia: la dose raccomandata di cilostazolo e' 100 mg due volte al giorno. La dose va ridotta a 50 mg due volte al giorno in caso di contemporaneo uso di medicinali che sono forti inibitori del CYP3A4, come macrolidi, antifungini azolici, inibitori delle proteasi, oppure medicinali che inibiscono marcatamente il CYP2C19, come l'omeprazolo (vedereparagrafo 4.5). Dopo 3 mesi di trattamento si raccomanda una rivalutazione per l'eventuale sospensione del cilostazolo laddove si osserva un effetto inadeguato o i sintomi non sono migliorati. Popolazioni speciali. Anziani: non sono necessarie modifiche della posologia. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia nei bambini non sono statestabilite. Danno renale: non e' necessario aggiustare la dose in pazienti con clearance della creatinina > 25 ml/min. Cilostazolo e' controindicato nei pazienti con clearance della creatinina <= 25 ml/min (vedere paragrafo 4.3). Compromissione epatica: non e' necessario aggiustare la dose in pazienti con lieve malattia epatica. Non ci sono dati disponibili in pazienti con compromissione epatica moderata o grave. Poiche' il cilostazolo e' metabolizzato estesamente dagli enzimi epatici,e' controindicato nei pazienti con compromissione epatica moderata o grave (vedere paragrafi 4.3 e 5.2). Modo di somministrazione: Fripass deve essere assunto 30 minuti prima dei pasti, mattina e sera per ridurre la possibilita' di insorgenza di reazioni avverse (vedere paragrafo5.2).

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE
L'opportunita' del trattamento con cilostazolo deve essere attentamente considerata assieme ad altre opzioni terapeutiche, come la rivascolarizzazione. In base al suo meccanismo d'azione, il cilostazolo puo' indurre tachicardia, palpitazioni, tachiaritmia e/o ipotensione (vedereparagrafo 4.8). L'aumento della frequenza cardiaca associato con il cilostazolo va da 5 a 7 battiti al minuto circa; di conseguenza, nei pazienti a rischio questo puo' indurre angina pectoris. I pazienti potenzialmente a maggior rischio di eventi avversi cardiaci gravi per via dell'aumentata frequenza cardiaca, per esempio pazienti con coronaropatia stabile, devono essere attentamente monitorati durante il trattamento con cilostazolo. Deve essere prestata cautela al momento di prescrivere il cilostazolo a pazienti con ectopia atriale e a pazienti con fibrillazione o flutter atriale. I pazienti devono essere informati dellanecessita' di riferire qualsiasi episodio emorragico o di facile comparsa di ecchimosi nel corso della terapia e qualunque altro segno chepossa suggerire l'esordio precoce di discrasia ematica, come piressiae mal di gola (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Un esame emocromocitometrico completo deve essere eseguito nei casi di sospetta infezione, o inpresenza di altre evidenze cliniche di discrasia ematica. La somministrazione del cilostazolo deve essere interrotta tempestivamente in casodi emorragia retinica o di segni clinici o di laboratorio correlati ad anomalie ematologiche (vedere paragrafo 4.8). Il rischio di emorragia intraoculare puo' essere superiore nei pazienti diabetici. A causa dell'effetto inibitorio del cilostazolo sull'aggregazione piastrinica,e' possibile che si verifichi un aumentato rischio emorragico in concomitanza con procedure chirurgiche (compresi interventi invasivi minori, come l'estrazione dentaria). Se un paziente deve sottoporsi ad un intervento chirurgico elettivo che non richiede un effetto antiaggregante piastrinico, la somministrazione di cilostazolo deve essere interrotta 5 giorni prima dell'intervento. E' necessaria cautela nella co-somministrazione del cilostazolo e qualunque altro agente con potenziale effetto ipotensivo, per via della possibilita' di effetti ipotensivi additivi con una tachicardia riflessa (vedere paragrafo 4.8). Deve essere prestata attenzione alla co-somministrazione di cilostazolo e qualunque altro antiaggregante piastrinico (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).

INTERAZIONI
Antiaggreganti piastrinici: cilostazolo e' un inibitore della fosfodiesterasi (PDE) III con attivita' antiaggregante piastrinica. In uno studio clinico su soggetti sani, la somministrazione di cilostazolo 150 mg due volte al giorno per cinque giorni non ha portato al prolungamento del tempo di sanguinamento. Acido acetilsalicilico (ASA): la co-somministrazione a breve termine (<=4 giorni) di ASA e cilostazolo ha suggerito un aumento di 23-25% dell'inibizione dell'aggregazione piastrinica indotta da adenosina difosfato (ADP) ex vivo, rispetto al solo ASA.Non sono emersi trend apparenti verso una maggiore frequenza di eventi avversi emorragici nei pazienti in terapia con cilostazolo e ASA, aconfronto con i pazienti che assumevano placebo e dosi equivalenti diASA. Clopidogrel e altri antiaggreganti piastrinici: la somministrazione concomitante di cilostazolo e clopidogrel non ha avuto effetti su conta piastrinica, PT o aPTT. In tutti i soggetti sani dello studio sie' avuto un prolungamento dei tempi di sanguinamento con il solo clopidogrel e la somministrazione concomitante con il cilostazolo non ha portato ad effetti aggiuntivi di rilievo sui tempi di sanguinamento. Siraccomanda cautela al momento di co-somministrare il cilostazolo e qualunque altro antiaggregante piastrinico. L'opportunita' di un monitoraggio periodico dei tempi di sanguinamento deve essere presa in considerazione. Una percentuale maggiore di emorragia e' stata osservata conl'uso concomitante di clopidogrel, ASA e cilostazolo nello studio CASTLE. Anticoagulanti orali come warfarin: all'interno di uno studio clinico con singola dose, non e' stato possibile osservare inibizione delmetabolismo di warfarin ne' alcun effetto sui parametri di coagulazione (PT, aPTT, tempo di sanguinamento). Tuttavia, si raccomanda cautelaper i pazienti che ricevono sia il cilostazolo che un anticoagulante,ed e' necessario un frequente monitoraggio per ridurre il rischio emorragico. Inibitori degli enzimi del citocromo P-450 (CYP): cilostazoloe' metabolizzato estesamente dagli enzimi del CYP, in particolare CYP3A4 e CYP2C19, e in misura minore CYP1A2. Il metabolita deidro, la cuipotenza e' maggiore di 4-7 volte rispetto a quella di cilostazolo nell'inibire l'aggregazione piastrinica, sembra essere formato principalmente tramite il CYP3A4. Il metabolita 4`-trans-idrossi, con potenza pari a un quinto di quella di cilostazolo, sembra essere formato prevalentemente tramite il CYP2C19. Di conseguenza, i farmaci inibitori del CYP3A4 (ad esempio alcuni macrolidi, antifungini azolici, inibitori delle proteasi) o del CYP2C19 (come gli inibitori della pompa protonica) accrescono l'attivita' farmacologica totale e potrebbero potenziare glieffetti indesiderati di cilostazolo. Di conseguenza, per pazienti cheassumono contemporaneamente forti inibitori del CYP3A4 o del CYP2C19la dose raccomandata e' 50 mg due volte al giorno (vedere paragrafo 4.2). La somministrazione di cilostazolo con eritromicina (un inibitoredel CYP3A4) ha portato a un aumento di 72% nella AUC del cilostazolo,accompagnato da un aumento di 6% nella AUC del metabolita deidro e daun aumento di 119% della AUC del metabolita 4`-trans-idrossi. In basealla AUC, la complessiva attivita' farmacologica di cilostazolo aumenta di 34% con la co-somministrazione con eritromicina. Sulla base di tali dati, la dose raccomandata di cilostazolo e' 50 mg due volte al giornoin presenza di eritromicina e di agenti analoghi, ad esempio claritromicina (vedere paragrafo 4.2). La co-somministrazione di ketoconazolo (un inibitore del CYP3A4) con cilostazolo ha portato a un aumento di117% della AUC per il cilostazolo, accompagnato da una riduzione di 15% della AUC per il metabolita deidro, e un aumento di 87% della AUC per il metabolita 4`-transidrossi. In base alla AUC, la complessiva attivita' farmacologica di cilostazolo aumenta di 35% con la co-somministrazione con ketoconazolo. Sulla base di tali dati, la dose raccomandata di cilostazolo e' 50 mg due volte al giornoin presenza di ketoconazolo e agenti analoghi, ad esempio itraconazolo (vedere paragrafo 4.2).La somministrazione di cilostazolo con diltiazem (un debole inibitoredel CYP3A4) ha portato a un aumento di 44% nella AUC per il cilostazolo, accompagnato da un aumento di 4% della AUC del metabolita deidro eda un aumento di 43% della AUC del metabolita 4`-trans-idrossi. In base alla AUC, la complessiva attivita' farmacologica del cilostazolo aumenta di 19% con la co-somministrazione con diltiazem. Sulla base di tali dati, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. La somministrazione di una singola dose di 100 mg di cilostazolo con 240 ml di succo di pompelmo (un inibitore del CYP3A4 intestinale) non ha avuto effetti di rilievo sulla farmacocinetica del cilostazolo. Sulla base di tali dati, non e' necessario alcun aggiustamento della dose. Un effettorilevante dal punto di vista clinico su cilostazolo e' comunque possibile con quantita' maggiori di succo di pompelmo. La somministrazionedi cilostazolo con omeprazolo (un inibitore del CYP2C19) ha aumentatodi 22% la AUC per il cilostazolo, con un aumento di 68% della AUC peril metabolita deidro, e una riduzione di 36% della AUC per il metabolita 4`-trans-idrossi. In base alla AUC, la complessiva attivita' farmacologica aumenta di 47% con la co-somministrazione con omeprazolo. Sulla base di tali dati, la dose raccomandata di cilostazolo e' 50 mg duevolte al giorno in presenza di omeprazolo (vedere paragrafo 4.2). Substrati degli enzimi del citocromo P-450: e' stato dimostrato che il cilostazolo aumenta la AUC della lovastatina (un substrato sensibile peril CYP3A4) e il suo acido beta-idrossi nella misura del 70%. Si raccomanda cautela nel cosomministrare il cilostazolo con substrati del CYP3A4 con stretto indice terapeutico (come cisapride, alofantrina, pimozide, derivati di segale cornuta). Si raccomanda attenzione nella co-somministrazione con statine metabolizzate dal CYP3A4, per esempio simvastatina, atorvastatina e lovastatina. Induttori degli enzimi del citocromo P-450: non e' stato valutato l'effetto degli induttori del CYP3A4e del CYP2C19 (come carbamazepina, fenitoina, rifampicina ed Erba di S. Giovanni) sulla farmacocinetica di cilostazolo. L'effetto antiaggregante piastrinico puo' venire teoricamente alterato e deve essere attentamente monitorato in caso di co-somministrazione di cilostazolo e diinduttori del CYP3A4 e CYP2C19. Negli studi clinici, il fumo di sigaretta (che induce il CYP1A2) ha ridotto di 18% le concentrazioni plasmatiche di cilostazolo.

EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: le reazioni avverse riportate piu'comunemente negli studi clinici sono state cefalea (in > 30%), diarrea e feci anomale (ciascuna in > 15%). Tali reazioni sono state solitamente di intensita' da lieve a moderata e talvolta sono state alleviateriducendo la dose. Il solo evento avverso che ha portato all'interruzione della terapia in >= 3% dei pazienti trattati con cilostazolo e' stata la cefalea. Altre cause frequenti di interruzione sono state palpitazioni e diarrea (entrambe 1,1%). Un aumento della frequenza di diarrea e palpitazioni e' stato riscontrato in pazienti di eta' superiorea 70 anni. Le reazioni avverse riportate negli studi clinici e successivamente all'immissione in commercio sono incluse di seguito. Le frequenze corrispondono a: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10),non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Le frequenze delle reazioni osservate nel periodo successivo all'immissione in commercio sono considerate non note (la frequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: ecchimosi; non comune: anemia; raro: prolungamento del tempo di sanguinamento, trombocitemia; non nota: tendenza emorragica, trombocitopenia ^1, granulocitopenia, agranulocitosi ^1, leucopenia ^1, pancitopenia ^1,2, anemia aplastica ^1,2. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazione allergica. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: edema (periferico, facciale), anoressia; non comune: iperglicemia, diabete mellito. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansieta'. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: cefalea; comune: capogiri; non comune: insonnia, sogni anormali; non nota: paresi, ipoestesia. Patologie dell'occhio. Non nota: congiuntivite. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non nota: tinnito. Patologie cardiache. Comune: palpitazioni, tachicardia, angina pectoris, aritmia, extrasistoli ventricolari; non comune: infarto del miocardio, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco congestizio, tachicardia sopraventricolare, tachicardia ventricolare, sincope. Patologie vascolari. Non comune: emorragia oculare, epistassi, emorragia gastrointestinale, emorragia non specificata, ipotensione ortostatica; non nota: vampate, ipertensione, ipotensione, emorragia cerebrale, emorragia polmonare, emorragia muscolare, emorragia del tratto respiratorio, emorragia sottocutanea. Patologie respiratorie, toraciche emediastiniche. Comune: rinite, faringite; non comune: dispnea, polmonite, tosse; non nota: polmonite interstiziale. Patologie gastrointestinali. Molto comune: diarrea, feci anomale; comune: nausea e vomito, dispepsia, flatulenza, dolore addominale; non comune: gastrite. Patologie epatobiliari. Non nota: epatite, funzione epatica anormale, ittero.Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: rash, prurito; non nota: eczema, eruzioni cutanee, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: mialgia. Patologie renali e urinarie. Raro: insufficienza renale, danno renale; non nota: ematuria, pollachiuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: dolore toracico, astenia; non comune:brividi, malessere; non nota: piressia, dolore. Esami diagnostici. Non nota: aumento dei livelli di acido urico, aumento dell'azotemia, aumento della creatinina ematica. ^1 Gli eventi sono regrediti dopo interruzione del trattamento. ^2 Alcuni casi hanno avuto esito fatale. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, cio' permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistemanazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: non vi sono dati adeguati riguardanti l'uso di cilostazoloin donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicita' riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Fripass non deve essere usato durantela gravidanza (vedere paragrafo 4.3). Allattamento: l'escrezione di cilostazolo nel latte materno e' stata riportata in studi sugli animali.L'escrezione di cilostazolo nel latte materno umano non e' nota. A causa del potenziale effetto dannoso per il neonato allattato con lattematerno da una madre in trattamento, l'uso di Fripass non e' raccomandato durante l'allattamento. Fertilita': cilostazolo ha compromesso inmodo reversibile la fertilita' nei topi femmina ma non in altre specieanimali (vedere paragrafo 5.3). La significativita' clinica non e' nota.
Riferimento:
045546140
Detraibilità:
Principio attivo:
Cilostazolo
Forma farmaco:
Compresse
Produttore Farmaco:
Italfarmaco
ATCGMP:
CILOSTAZOLO