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Teva B. V. Clodronato Disodico 3 Fiale Intra Muscolo 200 Mg + 40 Mg Con Lidocaina

€ 20,80

044629020

Dettagli Teva B. V. Clodronato Disodico 3 Fiale Intra Muscolo 200 Mg + 40 Mg Con Lidocaina

DENOMINAZIONE
CLODRONATO DISODICO TEVA SOLUZIONE INIETTABILE CON LIDOCAINA

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci che agiscono sulla struttura e mineralizzazione ossea.

PRINCIPI ATTIVI
Clodronato disodico Teva 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina: una fiala contiene 124,9 mg di clodronato disodico tetraidrato(equivalenti a 100 mg di clodronato disodico) e 33 mg di lidocaina cloridrato monoidrato. Clodronato disodico Teva 200 mg + 40 mg soluzioneiniettabile con lidocaina: una fiala contiene 249,9 mg di clodronato disodico tetraidrato (equivalenti a 200 mg di clodronato disodico) e 40mg di lidocaina cloridrato monoidrato. Eccipiente(i) con effetti noti: sodio. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Sodio idrogeno carbonato, acqua per preparazioni iniettabili.

INDICAZIONI
Osteolisi tumorali; mieloma multiplo; iperparatiroidismo primario; prevenzione e trattamento dell'osteoporosi post menopausale.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' al principo attivo (clodronato disodico) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Trattamenti concomitanti con altri bifosfonati. Controindicazioni specifiche della lidocaina cloridrato monoidrato: ipersensibilita' alla lidocaina cloridratomonoidrato o ad altri anestetici locali di tipo amidico (ad esempio: bupivacaina, mepivacaina, ropivacaina, levobupivacaina); sindrome di Adam-Stokes, sindrome di Wolff-Parkinson White (fibrillazione atriale) ogradi severi di blocco seno-atriale, atrioventricolare o intraventricolare, scompenso cardiaco acuto, ipovolemia.

POSOLOGIA
Il clodronato e' eliminato prevalentemente per via renale. Pertanto, durante il trattamento con clodronato e' necessario garantire un adeguato apporto di liquidi. Posologia. Osteolisi tumorali, mieloma multiplo, iperparatiroidismo primario. Lo schema posologico seguente deve essere considerato orientativo e puo' quindi essere adattato alle necessita' del singolo paziente. a) Fase di attacco: la fase di attacco deve essere eseguita utilizzando una formulazione di clodronato per infusione endovenosa. Clodronato disodico Teva e' disponibile solo nella formulazione per uso intramuscolare. Pertanto per la fase di attacco deve essere prescritto un medicinale per cui e' disponibile una formulazionedi clodronato per infusione endovenosa. b) Fase di mantenimento: clodronato disodico Teva 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina: 100 mg/die per via intramuscolare per 2-3 settimane; o, in alternativa, puo' essere preso in considerazione l'utilizzo di una formulazione di clodronato per uso orale. Clodronato disodico Teva e' disponibilesolo nella formulazione per uso intramuscolare. Pertanto per la terapia per via orale deve essere prescritto un medicinale per cui e' disponibile una formulazione di clodronato per uso orale. La durata del trattamento, solitamente a lungo termine, e' in funzione dell'evoluzionedella malattia. Si raccomanda la rivalutazione periodica dei parametridi riassorbimento osseo come guida per giudicare la necessita' del proseguimento di terapia. Prevenzione e trattamento dell'osteoporosi post menopausale. La posologia in funzione del quadro clinico e dei valori mineralometrici, puo' variare come di seguito riportato: Terapia parenterale. Clodronato disodico Teva 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina per via intramuscolare 100 mg ogni 7-14 giorni, per 1anno o piu' a seconda delle condizioni del paziente. Clodronato disodico Teva 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina per via intramuscolare 200 mg ogni 14-28 giorni, per 1 anno o piu' a seconda delle condizioni del paziente. Clodronato disodico Teva 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina puo' essere utilizzato nelle pazientiche non hanno mai iniziato un trattamento con clodronato. In caso dipassaggio dalla somministrazione di Clodronato disodico Teva 100 mg +33 mg a Clodronato disodico Teva 200 mg + 40 mg, la somministrazione di una fiala di Clodronato disodico Teva 200 mg + 40 mg ogni 14 giornipuo' essere utilizzata come schema posologico alternativo nelle pazienti gia' in trattamento con una fiala da 100 mg alla settimana. La somministrazione di una fiala di Clodronato disodico Teva 200 mg + 40 mg ogni 28 giorni puo' essere utilizzata come schema posologico alternativo nelle pazienti gia' in trattamento con una fiala da 100 mg ogni duesettimane. In alternativa. Terapia orale: Clodronato disodico Teva e'disponibile solo nella formulazione per uso intramuscolare. Pertanto,per maggiori informazioni relative alla formulazione di acido clodronico per uso orale vedere il corrispondente Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e Foglio Illustrativo. Non e' stata stabilita la durata ottimale del trattamento con bifosfonati per l'osteoporosi. La necessita' di un trattamento continuativo deve essere rivalutata in ogni singolo paziente periodicamente in funzione dei benefici e rischi potenziali, in particolare dopo 5 o piu' anni d'uso. Popolazioni speciali.Bambini: la sicurezza e l'efficacia del farmaco in pazienti pediatricinon sono state stabilite. Anziani: Non ci sono particolari raccomandazioni di dosaggio del farmaco per gli anziani. Gli studi clinici effettuati hanno incluso pazienti con eta' superiore ai 65 anni e non sonostati riportati eventi avversi specifici per questo gruppo di eta'. Pazienti con insufficienza renale: il clodronato e' eliminato principalmente per via renale. Pertanto, esso deve essere utilizzato con cautelain pazienti con insufficienza renale. Somministrazione parenterale: si raccomanda di ridurre il dosaggio di clodronato come segue. Grado diinsufficienza renale, clearance creatinina, ml/min: 50-80; riduzionedel dosaggio, %: 25. Grado di insufficienza renale, clearance creatinina, ml/min: 12-50; riduzione del dosaggio, %: 25-50. Grado di insufficienza renale, clearance creatinina, ml/min: < 12 riduzione del dosaggio, %: 50. Si raccomanda di somministrare clodronato prima dell'emodialisi, di ridurre la dose del 50% nei giorni liberi da dialisi, e di limitare lo schema di trattamento a 5 giorni. E' da notare che la dialisiperitoneale rimuove scarsamente il clodronato dalla circolazione. Modo di somministrazione Clodronato disodico Teva 100 mg + 33 mg soluzione iniettabile con lidocaina; Clodronato disodico Teva 200 mg + 40 mg soluzione iniettabile con lidocaina. Questi medicinali sono di esclusivo uso intramuscolare. Per evitare una iniezione intravascolare accidentale si raccomanda di aspirare prima di iniettare il medicinale. Evitare di massaggiare la sede di iniezione.

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

AVVERTENZE
Durante il trattamento con clodronato deve essere mantenuto un adeguato introito di liquidi. Questo e' particolarmente importante quando lasomministrazione di clodronato avviene per via endovenosa e in pazienti con ipercalcemia o insufficienza renale. Prima e durante il trattamento deve essere monitorata la funzionalita' renale mediante i livellidi creatinina, calcio e fosfato sierici. Negli studi clinici si sono verificati aumenti asintomatici e reversibili delle transaminasi, senzamodifiche degli altri test di funzionalita' epatica. Si consiglia ilmonitoraggio delle transaminasi (vedere anche paragrafo 4.8). Il clodronato deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2). Osteonecrosi della mandibola e/o mascella:L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezione locale (osteomielite inclusa), e' stata riportata in pazienti con cancro in trattamento con regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. L'osteonecrosi della mandibola e/o mascella e' stata anche riportata in pazienti con osteoporosi in trattamento con i bifosfonati orali. Prima di iniziare il trattamento con i bifosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio (come cancro, chemioterapia,radioterapia, corticosteroidi, scarsa igiene orale) deve essere presain considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive.Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durantela terapia con i bifosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, nonci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bifosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mandibola e/o mascella. Il giudizio clinico del medico deve guidare il programma di gestione di ciascun paziente, sulla base della valutazione individuale del rapporto rischio/beneficio. Osteonecrosi del canale uditivo: e' stata riferita osteonecrosi del canale uditivo esterno in concomitanza con l'uso di bifosfonati, prevalentemente in associazione a terapie di lungo termine. Tra i possibili fattori di rischio dell'osteonecrosi del canale uditivo esterno sono inclusi l'uso di steroidi e la chemioterapia e/o fattori di rischio locali quali infezione o trauma. L'eventualita' di osteonecrosi del canale uditivo esterno deve essere valutata in pazienti trattati con bifosfonati che presentano sintomi acarico dell'orecchio, tra cui infezioni croniche dell'orecchio. Fratture atipiche del femore: Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bifosfonati per l'osteoporosi. Queste fratturetrasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a soprala linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato con reperti di diagnostica per immagini a evidenze radiografiche di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bifosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione dellaterapia con bifosfonati in attesa di una valutazione del paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Durante il trattamentocon bifosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore. Avvertenze e precauzioni specifiche della lidocaina: episodi involontari di somministrazione intravascolare osovradosaggio possono far aumentare le concentrazioni ematiche dellalidocaina con conseguente comparsa di sintomi tossici acuti a livellonervoso centrale e cardiovascolare. Gli effetti tossici associati aglianestetici locali sono spesso determinati da concentrazioni plasmatiche troppo alte; quindi e' necessaria un'attenta sorveglianza per il riconoscimento degli effetti tossici almeno nei primi 30 minuti dopo lasomministrazione. La sonnolenza rappresenta il primo segno di elevatotasso plasmatico; gli altri effetti includono sensazioni di ebbrezza seguiti da sedazione, parestesie e fascicolazioni; nelle reazioni gravipossono manifestarsi episodi convulsivi. Con l'iniezione endovenosa possono insorgere in modo molto rapido episodi convulsivi e collasso cardiocircolatorio. Deve essere posta la massima attenzione al fine di evitare somministrazioni intravascolari accidentali.

INTERAZIONI
Altri bifosfonati: e' controindicato l'uso concomitante con altri bifosfonati. Farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS): l'uso contemporaneo del clodronato con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS),piu' spesso con diclofenac, e' stato associato a disfunzione renale. Aminoglicosidi: a causa dell'aumentato rischio d'ipocalcemia, deve essere usata cautela in caso di somministrazione contemporanea di clodronato con aminoglicosidi. Estramustina: e' stato riportato che l'uso concomitante di estramustina fosfato con clodronato aumenta la concentrazione sierica di estramustina fosfato fino ad un massimo dell'80%. Soluzioni contenenti cationi bivalenti: il clodronato forma complessi con cationi bivalenti scarsamente solubili in acqua, che ne riducono l'assorbimento. Pertanto, il clodronato non deve essere somministrato endovena con soluzioni contenenti cationi bivalenti (ad es. soluzione di Ringer). Interazioni specifiche della lidocaina cloridrato monoidrato. Digitalici: la somministrazione di lidocaina in pazienti sotto trattamento con digitalici puo' aumentare il rischio di bradicardia e di disturbi della conduzione atrioventricolare. Antiaritmici di classe I: la somministrazione simultanea di lidocaina e altri antiaritmici di classeI deve essere evitata per via del rischio della possibile comparsa dieffetti avversi cardiaci gravi. Altri antiaritmici: qualora la lidocaina venga somministrata con altri medicinali antiaritmici come i bloccanti dei recettori beta o i bloccanti dei canali del calcio, l'effettoinibitorio sulla conduzione atrioventricolare e intraventricolare e sulla contrattilita' puo' risultare aumentato. Altri anestetici locali:la co-somministrazione di vari anestetici locali puo' comportare effetti additivi a livello cardiovascolare e sul sistema nervoso centrale.Rilassanti muscolari: l'effetto dei rilassanti muscolari (per es. suxametonio) e' prolungato dalla lidocaina. Quinupristin/dalfopristin: l'uso concomitante di Quinupristin/dalfopristin deve essere evitato poiche' l'uso di questo antibiotico con lidocaina puo' portare ad un aumento della concentrazione di lidocaina. Interazioni farmacocinetiche: lalidocaina viene metabolizzata prevalentemente tramite gli isoenzimi CYP3A4 e CYP1A2 del citocromo P450 (vedere paragrafo 5.2). La somministrazione concomitante con principi attivi che sono substrati, inibitorio induttori degli enzimi epatici, dell'isoenzima CYP3A4 e CYP1A2, puo'influenzare la farmacocinetica della lidocaina e, di conseguenza, anche il relativo effetto. Inibitori di CYP3A4 e/o CYP1A2: la somministrazione concomitante di lidocaina con inibitori di CYP3A4 e/o CYP1A2 puo' aumentare le concentrazioni plasmatiche di lidocaina con successivoaumento della tossicita' neurologica e cardiovascolare. Amiodarone, Cimetidina, Fluvoxamina, Beta-bloccanti (eccetto Esmololo): aumento deilivelli plasmatici. Altri inibitori noti di CYP3A4: inibitori proteasici (per es. ritonavir), antibiotici macrolidi (per es. eritromicina),antifungini (per es. ketoconazolo, itraconazolo). Altri inibitori notidi CYP1A2: ciprofloxacina. Induttori di CYP3A4 e/o CYP1A2: principi attivi che inducono CYP3A4 e/o CYP1A2 come barbiturici (principalmentefenobarbital), carbamazepina, fenitoina, terapia ormonale sostitutivaorale o primidone, accelerano la clearance plasmatica della lidocaina,riducendone pertanto l'efficacia.

EFFETTI INDESIDERATI
La somministrazione di clodronato per via intramuscolare puo' indurredolorabilita' al sito di iniezione, anche in considerazione della durata della terapia. In rare circostanze i bifosfonati (incluso il clodronato) sono stati associati a disturbi visivi e oculari. Nel caso si verifichino tali disturbi e' necessario interrompere il trattamento e far riferimento ad un oftalmologo. In pazienti con cancro in trattamentocon regimi comprendenti i bifosfonati somministrati principalmente per via endovenosa e' stata riportata osteonecrosi della mandibola e/o mascella, generalmente associata ad estrazione dentale e/o ad infezionelocale (vedere anche paragrafo 4.4). La maggior parte delle segnalazioni riguarda pazienti oncologici, ma si sono verificati anche casi inpazienti trattati per osteoporosi. La reazione piu' comunemente riportata e' la diarrea, che usualmente e' lieve ed e' piu' frequente con idosaggi piu' alti. Queste reazioni avverse possono manifestarsi sia col trattamento orale sia con quello parenterale, sebbene possa differire la loro frequenza. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune >= 1/100, < 1/10: ipocalcemia asintomatica; raro >= 1/10.000, < 1/1.000: ipocalcemia sintomatica. Patologie gastrointestinali. Comune >=1/100, < 1/10: diarrea**, nausea**, vomito**. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Raro >= 1/10.000, < 1/1.000: reazioni d'ipersensibilità che si manifestano come reazioni cutanee. Esami diagnostici. Comune >= 1/100, < 1/10: aumento delle transaminasi usualmente entroil range di normalità; raro >= 1/10.000, < 1/1.000: aumento del paratormone sierico associato con ridotto calcio sierico, aumento della fosfatasi alcalina sierica*, aumento delle transaminasi due volte superiore al range di normalità, senza altre anomalie della funzionalità epatica. * In pazienti con metastasi, possono anche essere dovute al coinvolgimento epatico o osseo. ** Usualmente lievi. Viene usato il piu' appropriato termine MedDRA per descrivere una reazione, i suoi sinonimie le condizioni correlate. Esperienza post-marketing. Patologie dell'occhio: durante l'esperienza post-marketing con clodronato sono stati riportati casi di uveite. Le seguenti reazioni sono state riportate conaltri bifosfonati: congiuntivite, episclerite e sclerite. La congiuntivite e' stata riportata solo con clodronato in un paziente in trattamento concomitante con un altro bifosfonato. Finora, episclerite e sclerite non sono stati riportati con clodronato (reazione avversa di classe dei bifosfonati). Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: compromissione della funzione respiratoria nei pazienti con asma sensibile all'aspirina. Reazioni di ipersensibilita' che si manifestano come disturbi respiratori. Patologie renali ed urinarie: insufficienzarenale (aumento della creatinina sierica e proteinuria), grave danno renale specialmente dopo rapida infusione endovenosa di alte dosi di clodronato (per le istruzioni sulla posologia vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione, "Pazienti con insufficienza renale").Singoli casi di insufficienza renale, raramente con esito fatale, sono stati riportati specialmente con l'uso concomitante di FANS, piu' spesso diclofenac. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo: sono stati riportati isolati casi di osteonecrosi dellamandibola, primariamente in pazienti che erano stati precedentemente trattati con amino-bifosfonati come zoledronato e pamidronato (vedere anche paragrafo 4.4). In pazienti che assumono Clodronato disodico Tevae' stato riportato grave dolore osseo, articolare e/o muscolare. Tuttavia, tali segnalazioni sono state infrequenti e, negli studi randomizzati controllati con placebo, non appaiono differenze fra i pazienti trattati con placebo o con Clodronato disodico Teva. L'esordio dei sintomi varia da giorni a diversi mesi dopo l'inizio della terapia con clodronato. Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni: raro: fratture femorali atipiche subtrocanteriche ediafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bifosfonati); molto raro: osteonecrosi del canale uditivo esterno (reazione avversa per la classe dei bifosfonati). Effetti indesiderati specifici della lidocaina cloridrato monoidrato: gli effetti indesiderati che si verificano con la lidocaina cloridrato monoidrato sono generalmente dovuti o areazioni di ipersensibilita' o a concentrazioni ematiche eccessivamente elevate a causa di iniezione intravascolare accidentale e/o a dosaggio eccessivo. La conseguente tossicita' sistemica puo' essere alla base di occasionali effetti eccitatori del sistema nervoso centrale e occasionali effetti depressivi cardiovascolari. Vedere Avvertenze e precauzioni specifiche della lidocaina cloridrato monoidrato nel paragrafo4.4. Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati della lidocaina cloridrato monoidrato organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Disturbi del sistema immunitario: reazione di tipo anafilattoide, broncospasmo, edema laringeofino al collasso cardiorespiratorio da shock anafilattico. Patologiedel sistema nervoso: manifestazioni di eccitazione o di depressione associate a vertigini, sonnolenza, turbe della visione, trisma, parestesia, tremori seguiti da modificazioni dello stato di coscienza, convulsioni, coma. Disturbi psichiatrici: ansia, disorientamento. Patologie cardiache: bradicardia, aritmie, depressione miocardica fino all'arresto cardiaco. Patologie dell'occhio: midriasi, visione offuscata, diplopia. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dispnea, broncospasmo, depressione respiratoria. Patologie vascolari: ipotensione, ipertensione, collasso circolatorio. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eruzioni cutanee di tipo vario, orticaria, prurito. Patologie dell'orecchio e dellabirinto: tinnito, iperacusia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite: il sistema nazionale di segnalazioneall'indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Fertilita': in studi su animali, il clodronato non causa danni fetali,ma grosse dosi riducono la fertilita' maschile. Non sono disponibilidati clinici sui potenziali effetti del clodronato e della lidocaina sulla fertilita' dell'uomo. Gravidanza: sdebbene negli animali il clodronato passa attraverso la barriera placentare, non e' noto, nell'uomo,se esso passa nel feto. Inoltre, non si conosce se nell'uomo il clodronato possa causare danno fetale o influenzare la funzione riproduttiva. C'e' solo una limitata quantita' di dati sull'uso del clodronato nella donna in gravidanza. La lidocaina attraversa la placenta. Non ci sono prove che la lidocaina provochi disturbi nel processo riproduttivo, quale l'aumento dell'incidenza di malformazioni o abbia effetti diretti o indiretti sul feto. Gli studi su animali non hanno evidenziato effetti tossici sul feto. In ogni caso, Clodronato disodico Teva non e'raccomandato durante la gravidanza e in donne in eta' fertile non protette da una efficace terapia contraccettiva. Allattamento: nell'uomonon e' noto se il clodronato sia escreto nel latte materno. Non puo' essere escluso un rischio per il lattante. La lidocaina viene escreta nel latte materno in piccole quantita'. Durante il trattamento con Clodronato disodico Teva, l'allattamento al seno deve essere interrotto.
Riferimento:
044629020
Detraibilità:
Principio attivo:
Acido Clodronico Sale Disodico/lidocaina Cloridrato
Forma farmaco:
Soluzione Iniettabile
Produttore Farmaco:
Teva B. V.
ATCGMP:
BIFOSFONATI