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Come curare le infezioni vaginali correttamente

08/10/2019 - Pubblicato in Rimedi ai disturbi più comuni, Salute e Benessere

Come curare le infezioni vaginali correttamente
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La consapevolezza di sé e del proprio corpo sono funzionali a una vita serena e positiva, anche quando si parla di problemi intimi femminili, come ad esempio le infezioni vaginali.

In più, la capacità di autovalutazione diventa la condizione ideale che dona forza e senso di libertà.

Infezioni vaginali: candidosi vs vaginosi batterica

Essendo infezioni femminili molto comuni che provocano sintomi sovrapponibili come prurito e perdite, spesso molte donne tendono a confonderle. Ma in realtà sono molto diverse e richiedono una cura specifica ed esclusiva. Per questo è prioritario imparare a distinguerle.

Le donne hanno però a disposizione un semplice strumento, un test di autodiagnosi, che può aiutarle a diagnosticare il tipo di infezione e a selezionare il trattamento corretto. L’ambiente della vagina è colonizzato da batteri buoni (lattobacilli) che favoriscono il mantenimento di un pH equilibrato e naturalmente acido e che rappresenta la prima linea di difesa dagli agenti patogeni.

Una  conquista  tecnologica a portata di  tutte le donne: un semplice tampone  fornisce risultati immediati e facili da interpretare. Noi proponiamo:

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Gyno-Canestest Autotest Vaginale tampone per la diagnosi di infezioni vaginali

Tampone vaginale che aiuta a diagnosticare le infezioni vaginali comuni e a selezionare il trattamento corretto. Per un trattamento consapevole.

Le cause delle infezioni vaginali

Le cause più comuni delle infezioni vaginali possono essere:

  • Funghi (più frequente la Candida albicans);
  • Batteri (la Gardnerella vaginalis);
  • Protozoi (Trichomonas vaginalis).

La candidosi, ad esempio, è provocata dallo sviluppo eccessivo nell’ambiente vaginale di un lievito, la Candida albicans. Essa è generalmente associata a prurito, fastidio e secrezioni biancastre. in caso di candidosi, il pH vaginale non è alterato; la vaginosi batterica è caratterizzata, invece, da un’eccessiva crescita di batteri patogeni a da un aumento dei valori del pH vaginale.

Comporta secrezioni grigio-biancastre di natura lattiginosa ed è accompagnata da un cattivo odore (che ricorda l’odore di pesce). Può essere influenzata da diversi fattori:

  • Ciclo mestruale;
  • Assunzione di antibiotici;
  • Igiene eccessiva o troppo scarsa;
  • Uso frequente di lavande vaginali.

La vaginosi batterica è associata a diverse complicazioni dello stato di salute di una donna fertile, come:

  • Infertilità;
  • Maggiore recettività a malattie sessualmente trasmissibili;
  • Parti prematuri;
  • Aborti spontanei;
  • Infiammazioni pelviche.

Una terapia puntuale e mirata, risolve il problema rapidamente.

prurito intimo vaginale

Nonostante siano infezioni molto comuni tra le donne in età fertile, distinguerle non è così semplice, ma è fondamentale!

La vaginosi batterica, infatti, è provocata da una riduzione del numero di lattobacilli presenti in vagina e dall’eccesiva crescita di batteri patogeni e viene di solito trattata con una terapia a base di antibiotici orali o topici, o con gel vaginali a base di acido lattico e glicogeno, che riacidificano l’ambiente vaginale ripristinando la naturale flora batterica.

La vaginosi batterica, inoltre, è 2 volte più diffusa della candidosi e costituisce la causa più probabile di perdite vaginali in donne fertili.

Per individuare l’origine del problema e scegliere in modo sicuro il trattamento più efficace per risolverlo, esistono tamponi vaginali per auto-diagnosi, che offrono a tutte le donne la possibilità di prendere il controllo della propria salute intima, aiutando a individuare, in modo facile e veloce, il tipo di infezione in atto nelle parti intime.

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