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Come trattare le ragadi anali

08/07/2022 - Pubblicato in Rimedi ai disturbi più comuni

Le ragadi anali sono delle piccole lacerazioni della pelle in prossimità dell’ano, che provocano intenso dolore e sanguinamento durante la defecazione. Possono colpire a qualsiasi età, anche i bambini più piccoli. 

In generale le ragadi sono delle piccole ma profonde erosioni cutanee, che possono colpire diverse regioni corporee, in particolare gli orifizi come bocca ed ano. Nello specifico, le ragadi anali si presentano come un piccolo taglio che si crea sull’ano, a causa di un’eccessiva dilatazione  durante il passaggio delle feci. La zona anale è caratterizzata dalla presenza di molteplici terminazioni nervose, per questo risultano essere particolarmente fastidiose ed irritanti. 

Il dolore causato dalle ragadi è particolarmente intenso nel momento della defecazione, specie se si soffre di problemi di stitichezza. 

Ragadi anali: cause 

Le principali cause delle ragadi anali sono:

  • Stitichezza: è considerata la causa determinante delle ragadi anali. La consistenza delle feci, lo sforzo per la defecazione ma anche l’uso di lassativi o il ricorso a particolari manovre per l’evacuazione, tipiche di chi ha problemi di stitichezza, comportano la comparsa di ragadi anali;
  • Diarrea: se si soffre in maniera cronica o sporadica di attacchi di diarrea, il riassorbimento da parte del corpo di acqua, elettroliti e una piccola parte di nutrienti risulta essere incompleto, conferendo alle feci un pH alcalino, particolarmente lesivo per la mucosa anale. Quando la diarrea è frequente, questa tende a far restringere il canale anale, comportando di fatto lacerazioni alla mucosa in caso di passaggio di feci dure e voluminose;
  • Parto: durante il parto il corpo è sottoposto a sforzo corporeo, che può essere causa di comparsa di ragadi anali;
  • Ridotta igiene personale: anche una scarsa igiene personale, a lungo andare, può comportare la comparsa di ragadi anali. 
Intestino
Le ragadi anali sono delle piccole ferite localizzate nella mucos anale: causano dolore intenso e sanguinamento durante la defecazione.

Con quali sintomi si manifestano le ragadi?

La presenza di ragadi anali si manifesta in maniera molto netta e chiara, con due sintomi ben distinguibili

  1. Dolore associato alla defecazione: in presenza di ragadi anali, il dolore associato alla defecazione può spingere il paziente a temere il momento dell’evacuazione, comportando un blocco non solo fisico, ma anche psicologico. Tale blocco porta ad aggravare una situazione di stitichezza persistente. Il dolore associato alla defecazione è caratterizzato da tre fasi: si fa particolarmente acuto al passaggio delle feci, si attenua subito dopo e dopo qualche minuto ricompare. Questa sintomatologia  è definita come “sindrome dolorosa in tre tempi della ragade”
  2. Presenza di tracce di sangue rosso vivo sulla carta igienica: anche questo è considerato un chiaro sintomo di presenza di ragadi anali. Si tratta di una piccola emorragia molto contenuta, da non confondere con la tipica emorragia causata dalla presenza di emorroidi, in questo caso molto più copiosa. 

Ragadi anali: rimedi e cure

Volendo trovare un aspetto positivo nella comparsa delle ragadi anali è che queste sono facilmente trattabili e curabili.

Quando le ragadi si manifestano a seguito di lesioni superficiali, scompaiono in maniera del tutto naturale. 

Se invece queste si manifestano in maniera più profonda, è possibile agire sia tramite rimedi naturali sia tramite cure specifiche.

Tra i rimedi naturali troviamo: 

  • Effettuare bagni caldi e lavaggi tiepidi: il calore allevia il dolore e favorisce l’allentamento dello sfintere anale interno, mentre i lavaggi tiepidi donano sollievo momentaneo alla sensazione irritativa e di bruciore. 
  • Seguire una sana alimentazione, ricca soprattutto di fibre ed acqua, che stimolano la corretta e naturale evacuazione. La regolarizzazione dell’intestino è essenziale per favorire la guarigione dalle ragadi anali.

Nel caso in cui invece sia necessario ricorrere a cure più specifiche, tramite l’utilizzo di dispositivi medici e prodotti specifici, è possibile utilizzare: 

  • Gel e creme: utilizzabili in presenza dei tipici sintomi della presenza di ragadi anali, donano sollievo e favoriscono i processi riparativi delle lesioni cutanee, idratando e proteggendo la mucosa anale;
  • Detergenti intimi: si tratta di detergenti intimi specifici per l’igiene anale, indicati per la detersione in presenza di ragadi;
  • Salviettine intime: a differenza dei più classici detergenti, le salviettine sono specifiche per l’igiene anale in situazioni che portano a stare fuori casa. Garantiscono igiene e freschezza senza causare irritazioni;
  • Integratori alimentari a base di fibre, per integrare l’assorbimento di fibre e facilitare la naturale evacuazione;

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