Promo

Pfizer Italia Zavicefta 10 Flaconi Endovenosa 2 G + 0,5 G

€ 1.650,40

044931018

Dettagli Pfizer Italia Zavicefta 10 Flaconi Endovenosa 2 G + 0,5 G

DENOMINAZIONE
ZAVICEFTA 2 G/0,5 G POLVERE PER CONCENTRATO PER SOLUZIONE PER INFUSIONE

CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antibatterici per uso sistemico, altri antibatterici beta-lattamici, cefalosporine di terza generazione.

PRINCIPI ATTIVI
Ogni flaconcino contiene ceftazidima pentaidrato equivalente a 2 g diceftazidima e avibactam sodico equivalente a 0,5 g di avibactam. Dopola ricostituzione, 1 mL di soluzione contiene 167,3 mg di ceftazidimae 41,8 mg di avibactam (vedere paragrafo 6.6). Eccipiente con effettinoti: zavicefta contiene approssimativamente 146 mg di sodio per flaconcino. Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

ECCIPIENTI
Sodio carbonato (anidro).

INDICAZIONI
Zavicefta e' indicato negli adulti e nei pazienti pediatrici di eta' pari o superiore a 3 mesi per il trattamento delle seguenti infezioni (vedere paragrafi 4.4 e 5.1): infezione intra-addominale complicata (cIAI); infezione complicata del tratto urinario (cUTI), inclusa pielonefrite; polmonite acquisita in ospedale (HAP), inclusa polmonite associata a ventilazione meccanica (VAP). Trattamento di pazienti adulti conbatteriemia che si verifica in associazione, o si sospetta sia associata, a una delle infezioni sopra elencate. Zavicefta e' inoltre indicato per il trattamento di infezioni causate da microrganismi Gram-negativi aerobi negli adulti e nei pazienti pediatrici di eta' pari o superiore a 3 mesi nei quali vi siano opzioni terapeutiche limitate (vedereparagrafi 4.2, 4.4 e 5.1). Si devono considerare le linee-guida ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.

CONTROINDICAZIONI/EFFETTI SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ipersensibilita' a qualsiasi agente antibatterico cefalosporinico. Ipersensibilita' severa (ad es. reazione anafilattica, reazione cutanea severa) a qualsiasi altro tipo di agente antibatterico beta-lattamico (ad es. penicilline, monobattami o carbapenemi).

POSOLOGIA
Zavicefta deve essere usato per il trattamento delle infezioni causateda microrganismi Gram-negativi aerobi negli adulti e nei pazienti pediatrici di eta' pari o superiore a 3 mesi con limitate opzioni terapeutiche solo dopo aver consultato un medico con un'adeguata esperienza nel trattamento delle malattie infettive (vedere paragrafo 4.4). Posologia. Dosaggio negli adulti con clearance della creatinina (CrCL) > 50mL/min: il seguente elenco indica la dose raccomandata per via endovenosa per gli adulti con stima della clearance della creatinina (CrCl) >50 mL/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Dose raccomandata per gli adulti con stima della CrCL > 50 mL/min^1. Tipo di infezione: cIAI^2, 3.Dose di ceftazidima/avibactam: 2 g/0,5 g; frequenza: ogni 8 ore; tempodi infusione: 2 ore; durata del trattamento: 5-14 giorni. Tipo di infezione: cUTI, inclusa pielonefrite^3. Dose di ceftazidima/avibactam: 2g/0,5 g; frequenza: ogni 8 ore; tempo di infusione: 2 ore; durata deltrattamento: 5-10 giorni^4. Tipo di infezione: HAP/VAP^3. Dose di ceftazidima/avibactam: 2 g/0,5 g; frequenza: ogni 8 ore; tempo di infusione: 2 ore; durata del trattamento: 7-14 giorni. Tipo di infezione: batteriemia associata, o che si sospetta sia associata, a una qualsiasi delle infezioni sopra indicate. Dose di ceftazidima/avibactam: 2 g/0,5g; frequenza: ogni 8 ore; tempo di infusione: 2 ore; durata del trattamento: la durata del trattamento deve essere determinata in base dellasede dell'infezione. Tipo di infezione: infezioni causate da microrganismi Gram negativi aerobi in pazienti con opzioni terapeutiche limitate^2, 3. Dose di ceftazidima/avibactam: 2 g/0,5 g; frequenza: ogni 8 ore; tempo di infusione: 2 ore; durata del trattamento: stabilita in base alla gravita' dell'infezione, al(agli) agente(i) patogeno(i) e al miglioramento delle condizioni del paziente accertato tramite esami clinici e batteriologici^5. ^1 La CrCL e' stata stimata utilizzando la formula di Cockcroft-Gault. ^2 Da usare in associazione con metronidazolo quando e' nota o sospetta la presenza di microrganismi patogeni anaerobi che stiano contribuendo al processo infettivo. ^3 Da usare in combinazione con un agente antibatterico attivo contro i patogeni Gram-positivi quando e' noto o si sospetta che questi stiano contribuendo alprocesso infettivo. ^4 La durata totale riportata puo' includere la somministrazione di Zavicefta per via endovenosa seguita da un'adeguataterapia orale. ^5 Vi e' un'esperienza molto limitata dell'uso di Zavicefta per piu' di 14 giorni. Dosaggio nei pazienti pediatrici con clearance della creatinina (CrCL) > 50 mL/min/1,73 m^2. Il prossimo elencoindica la dose raccomandata per via endovenosa per i pazienti pediatrici con stima della clearance della creatinina (CrCL) > 50 mL/min/1,73m^2 (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). Dose raccomandata nei pazienti pediatrici con stima della CrCL^1 > 50 mL/min/1,73 m^2. Tipo di infezione:cIAI^2,3 oppure cUTI, inclusa pielonefrite^3 oppure HAP/VAP^3 oppure infezioni causate da microrganismi gram negativi aerobi in pazienti conopzioni terapeutiche limitate (LTO)^2,3. Gruppo di eta': da 6 mesi a< 18 anni; dose di ceftazidima/avibactam^7: 50 mg/kg/12,5 mg/kg fino aun massimo di 2 g/0,5 g; frequenza: ogni 8 ore; tempo di infusione: 2ore. Gruppo di eta': da 3 mesi a < 6 mesi^6; dose di ceftazidima/avibactam^7: 40 mg/kg/10 mg/kg; frequenza: ogni 8 ore; tempo di infusione:2 ore. Durata del trattamento: cIAI: 5 14 giorni; cUTI^4: 5 14 giorni; HAP/VAP: 7 14 giorni; LTO: stabilita in base alla gravita' dell'infezione, al(agli) agente(i) patogeno(i) e al miglioramento delle condizioni del paziente accertato tramite esami clinici e batteriologici^5. ^1 La CrCL e' stata stimata utilizzando la formula Bedside Schwartz. ^2Da usare in associazione con metronidazolo quando e' nota o sospettala presenza di microrganismi patogeni anaerobi che stiano contribuendoal processo infettivo. ^3 Da usare in combinazione con un agente antibatterico attivo contro i patogeni Gram-positivi quando e' noto o si sospetta che questi stiano contribuendo al processo infettivo. ^4 La durata totale del trattamento riportata puo' includere la somministrazione di Zavicefta per via endovenosa seguita da un'adeguata terapia orale. ^5 Vi e' un'esperienza molto limitata sull'uso di Zavicefta per piu' di 14 giorni. ^6 Vi e' un'esperienza limitata sull'uso di Zaviceftain pazienti pediatrici di eta' compresa tra 3 mesi e < 6 mesi (vedereparagrafo 5.2). ^7 Ceftazidima/avibactam e' una associazione fissa nelrapporto di 4:1 e le raccomandazioni sul dosaggio si basano esclusivamente sul componente ceftazidima (vedere paragrafo 6.6). Popolazioni speciali. Anziani: non e' richiesto alcun aggiustamento della dose neipazienti anziani (vedere paragrafo 5.2). Compromissione renale: nei pazienti con compromissione renale lieve (stima della CrCL > 50 - <= 80mL/min) non e' richiesto alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2). Il prossimo elenco mostra gli aggiustamenti della dose raccomandati negli adulti con stima della CrCL <= 50 mL/min (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Dosaggio negli adulti con CrCL <= 50 mL/min. Dose raccomandata per gli adulti con stima della CrCL^1 <= 50 mL/min. Gruppo dieta': adulti. Stima della CrCl: 31-50 ml/min; dose di ceftazidima/avibactam^2,4: 1 g/0,25 g; frequenza: ogni 8 ore. Stima della CrCl: 16 30ml/min; dose di ceftazidima/avibactam^2,4: 0,75 g/0,1875 g; frequenza:ogni 12 ore. Stima della CrCl: 6 15 ml/min; dose di ceftazidima/avibactam^2,4: 0,75 g/0,1875 g; frequenza: ogni 24 ore. Stima della CrCl: nefropatia in stadio terminale compresi pazienti in emodialisi^3; dosedi ceftazidima/avibactam^2,4: 0,75 g/0,1875 g; frequenza: ogni 48 ore.Tempo di infusione: 2 ore. ^1 La CrCL e' stata stimata utilizzando laformula di Cockcroft-Gault. ^2 Le raccomandazioni sulla dose sono basate su modelli farmacocinetici (vedere paragrafo 5.2). ^3 Ceftazidimae avibactam vengono rimossi con l'emodialisi (vedere paragrafi 4.9 e 5.2). La somministrazione di Zavicefta nei giorni di emodialisi deve avvenire dopo il completamento dell'emodialisi. ^4 Ceftazidima/avibactame' una associazione fissa nel rapporto di 4:1 e le raccomandazioni sul dosaggio si basano esclusivamente sul componente ceftazidima (vedereparagrafo 6.6).

CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e diluizione, vedere paragrafo 6.3.

AVVERTENZE
Reazioni di ipersensibilita': possono insorgere reazioni di ipersensibilita' gravi e occasionalmente fatali (vedere paragrafi 4.3 e 4.8). Incaso di comparsa di reazioni di ipersensibilita', il trattamento conZavicefta deve essere interrotto immediatamente e si devono attuare misure adeguate di emergenza. Prima di iniziare il trattamento, si deveappurare se il paziente ha anamnesi positiva per reazioni di ipersensibilita' a ceftazidima, ad altre cefalosporine o a qualsiasi altro tipodi agente antibatterico beta-lattamico. Si deve prestare attenzione se la combinazione ceftazidima/avibactam e' somministrata a pazienti con anamnesi positiva per ipersensibilita' non severa a penicilline, monobattami o carbapenemi. Diarrea associata a Clostridioides difficile:durante il trattamento con ceftazidima/avibactam stati riportati casidi diarrea associata a Clostridioides difficile, di gravita' da lievea pericolosa per la vita. Questa diagnosi deve essere considerata neipazienti che manifestano la comparsa di diarrea durante o dopo la somministrazione di Zavicefta (vedere paragrafo 4.8). Deve essere considerata l'interruzione della terapia con Zavicefta e la somministrazione di un trattamento specifico per Clostridioides difficile. Non si devonosomministrare medicinali che inibiscono la peristalsi. Compromissionerenale: ceftazidima e avibactam vengono eliminati attraverso i reni,pertanto, la dose deve essere ridotta in base all'entita' della compromissione renale (vedere paragrafo 4.2). Sono state riportate occasionalmente complicanze neurologiche, inclusi tremore, mioclono, stato epilettico non convulsivo, convulsioni, encefalopatia e coma, in associazione all'impiego di ceftazidima quando la dose non e' stata ridotta neipazienti con compromissione renale. Nei pazienti con compromissione renale, si consiglia di monitorare attentamente la stima della clearance della creatinina. In alcuni pazienti, specialmente nelle fasi iniziali del trattamento dell'infezione, la clearance della creatinina stimata in base al livello di creatinina sierica puo' cambiare rapidamente.Nefrotossicita': il trattamento concomitante con alte dosi di cefalosporine e medicinali nefrotossici, come aminoglicosidi o potenti diuretici (ad es. furosemide) puo' avere un effetto negativo sulla funzionalita' renale. Sieroconversione al test diretto dell'antiglobulina (DAGTo test di Coombs) e potenziale rischio di anemia emolitica: l'uso diceftazidima/avibactam puo' causare la positivita' al test diretto dell'antiglobulina (DAGT o test di Coombs), che puo' interferire con i test di compatibilita' del sangue e/o puo' provocare l'insorgenza di anemia emolitica immunitaria indotta da farmaci (vedere paragrafo 4.8). Benche' la sieroconversione al DAGT in pazienti trattati con Zavicefta fosse frequente negli studi clinici (l'intervallo stimato di sieroconversione attraverso gli studi di Fase 3 e' stato tra il 3,2% e il 20,8%nei pazienti con un test di Coombs negativo al basale e almeno un testdi follow-up), non sono emerse evidenze di emolisi nei soggetti che hanno sviluppato un DAGT positivo durante il trattamento. Tuttavia, nonsi puo' escludere la possibilita' di insorgenza di un'anemia emolitica durante il trattamento con Zavicefta. I pazienti che manifestano anemia durante o dopo il trattamento con Zavicefta devono essere sottoposti a indagini per valutare questa possibilita'. Limitazioni dei dati clinici: studi clinici di efficacia e sicurezza di Zavicefta sono staticondotti soltanto in cIAI, cUTI e HAP (inclusa VAP). Infezioni intra-addominali complicate negli adulti: in due studi in pazienti con cIAI,la diagnosi piu' comune (circa il 42%) era la perforazione appendicolare o ascesso peri-appendicolare. Circa l'87% dei pazienti aveva un punteggio APACHE II <= 10 e il 4% presentava batteriemia al basale. La morte e' avvenuta nel 2,1% (18/857) dei pazienti che hanno ricevuto Zavicefta e metronidazolo e nell'1,4% (12/863) dei pazienti che hanno ricevuto meropenem. In un sottogruppo con CrCL al basale tra 30 e 50 mL/min la morte si e' verificata nel 16,7% (9/54) dei pazienti che hanno ricevuto Zavicefta e metronidazolo e nel 6,8% (4/59) dei pazienti che hanno ricevuto meropenem. I pazienti con CrCL tra 30 e 50 mL/min hannoricevuto una dose piu' bassa di Zavicefta rispetto a quella attualmente raccomandata per i pazienti in questo sottogruppo. Infezioni del tratto urinario complicate negli adulti: in due studi in pazienti con cUTI, 381/1091 (34,9%) dei pazienti arruolati presentavano una diagnosi di cUTI senza pielonefrite, mentre 710 (65,1%) dei pazienti arruolati presentavano pielonefrite acuta (popolazione mMITT). Un totale di 81 pazienti con cUTI (7,4%) avevano batteriemia al basale. Polmonite acquisita in ospedale (inclusa polmonite associata a ventilazione meccanica)negli adulti: in un singolo studio in pazienti affetti da polmonite nosocomiale 280/808 (34,7%) avevano la VAP e 40/808 (5%) presentavano batteriemia al basale. Pazienti con limitate opzioni di trattamento:l'uso di ceftazidima/avibactam per il trattamento dei pazienti con infezioni causate da microrganismi Gram-negativi aerobi, che hanno limitateopzioni terapeutiche, e' basato sull'esperienza acquisita con la solaceftazidima e sulle analisi del rapporto farmacocinetica-farmacodinamica per ceftazidima/avibactam (vedere paragrafo 5.1). Spettro di attivita' di ceftazidima/avibactam: ceftazidima ha poca o nessuna attivita'contro la maggior parte dei microrganismi Gram-positivi e anaerobi (vedere paragrafi 4.2 e 5.1). Agenti antibatterici supplementari devono essere utilizzati quando e' noto o si sospetta che questi possano contribuire al processo infettivo. Lo spettro di inibizione di avibactam include molti enzimi che inattivano la ceftazidima, fra cui beta-lattamasi di classe A e beta-lattamasi di classe C secondo il sistema di classificazione di Ambler. Avibactam non inibisce gli enzimi di classe B (metallo-beta-lattamasi) e non e' in grado di inibire molti enzimi di classe D (vedere paragrafo 5.1).

INTERAZIONI
In vitro , avibactam e' un substrato dei trasportatori OAT1 e OAT3 chepossono contribuire all'assorbimento attivo di avibactam dal compartimento ematico e, pertanto, influenzare la sua escrezione. Probenecid (un potente inibitore di OAT) inibisce questo assorbimento del 56-70% in vitro e, pertanto, ha il potenziale di alterare l'eliminazione di avibactam. Poiche' non e' stato condotto uno studio di interazione clinica su avibactam e probenecid, la co-somministrazione di avibactam e probenecid non e' raccomandata. Avibactam non ha evidenziato un'inibizione significativa degli enzimi del citocromo P450 in vitro . Avibactame ceftazidima non hanno mostrato alcuna induzione del citocromo P450 in vitro a concentrazioni clinicamente rilevanti. Avibactam e ceftazidima non inibiscono i principali trasportatori renali o epatici nel range di esposizione clinicamente rilevante, pertanto il potenziale di interazione attraverso questi meccanismi e' considerato essere basso. Dati clinici hanno dimostrato l'assenza di interazione tra ceftazidima eavibactam, nonche' tra ceftazidima/avibactame metronidazolo. Altri tipi di interazione: il trattamento concomitante con alte dosi di cefalosporine e medicinali nefrotossici, come aminoglicosidi o potenti diuretici (ad es. furosemide) puo' avere un effetto negativo sulla funzionalita' renale (vedere paragrafo 4.4). Cloramfenicolo e' un antagonista in vitro di ceftazidima e di altre cefalosporine. La rilevanza clinicadi questa scoperta non e' nota, ma a causa della possibilita' di antagonismo in vivo si deve evitare questa combinazione di medicinali.

EFFETTI INDESIDERATI
Riassunto del profilo di sicurezza: in sette studi clinici di Fase 2 eFase 3, 2024 adulti sono stati trattati con Zavicefta. Le reazioni avverse piu' comuni verificatesi nel >= 5% dei soggetti trattati con Zavicefta sono state positivita' al test diretto di Coombs, nausea e diarrea. Nausea e diarrea erano solitamente di entita' lieve o moderata. Elenco delle reazioni avverse: le seguenti reazioni avverse sono stateriportate con ceftazidima in monoterapia e/o osservate durante la Fase2 e la Fase 3 sull'impiego di Zavicefta. Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza e alla classe per sistemi e organi. Le categorie relative alla frequenza sono ricavate da reazioni avversee/o anomalie di laboratorio potenzialmente significative dal punto divista clinico, e sono definite secondo le seguenti convenzioni: moltocomune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (lafrequenza non puo' essere definita sulla base dei dati disponibili). Frequenza delle reazioni avverse in base alla classificazione per sistemi e organi. Infezioni ed infestazioni. Comune: candidiasi (incluse candidiasi vulvovaginale e candidiasi del cavo orale); non comune: colite da Clostridioides difficile, colite pseudomembranosa. Patologie delsistema emolinfopoietico. Molto comune: test di Coombs diretto positivo; comune: eosinofilia, piastrinosi, trombocitopenia; non comune: neutropenia, leucopenia, linfocitosi; non nota: agranulocitosi, anemia emolitica. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: reazione anafilattica. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, capogiro; non comune: parestesia. Patologie gastrointestinali. Comune: diarrea, doloreaddominale, nausea, vomito; non comune: disgeusia. Patologie epatobiliari. Comune: alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, gamma- glutamiltransfe-rasi aumentata, lattato deidrogenasi ematica aumentata; non nota: itterizia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comune: eruzione cutanea maculo- papulare, orticaria, prurito; non nota: necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens-Johnson, eritema multiforme, angioedema, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS). Patologie renali e urinarie. Non comune: creatinina ematica aumentata, urea ematica aumentata, lesione traumatica renale acuta;molto raro: nefrite tubulo-interstiziale. Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: trombosi in sededi infusione, flebite in sede di infusione, piressia. Popolazione pediatrica: la valutazione della sicurezza nei pazienti pediatrici si basasui dati di sicurezza derivanti da due sperimentazioni in cui 61 pazienti (di eta' compresa tra 3 anni e meno di 18 anni) con cIAI e 67 pazienti con cUTI (di eta' compresa tra 3 mesi e meno di 18 anni) hanno ricevuto Zavicefta. Nel complesso, il profilo di sicurezza in questi 128 pazienti pediatrici e' risultato simile a quello osservato nella popolazione adulta affetta da cIAI e cUTI. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che siverificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari e' richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell'allegato V.

GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza: gli studi sugli animali con ceftazidima non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale/fetale, sul parto o sullo sviluppo post-natale. Gli studi sugli animali con avibactam hanno mostrato una tossicita' riproduttiva, senzaevidenze di effetti teratogeni (vedere paragrafo 5.3). La combinazione ceftazidima/avibactam deve essere usata durante la gravidanza soltanto se il potenziale beneficio e' superiore al possibile rischio. Allattamento: ceftazidima e' escreta nel latte materno in piccole quantita'. Non e' noto se avibactam sia escreto nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non puo' essere escluso. Deve essere presa la decisione se interrompere l'allattamento con latte materno o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con ceftazidima/avibactam, tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e ilbeneficio della terapia per la donna. Fertilita': gli effetti di ceftazidima/avibactam sulla fertilita' negli esseri umani non sono stati studiati. Non ci sono dati disponibili provenienti da studi condotti suanimali con ceftazidima. Studi condotti su animali con avibactam nonindicano effetti dannosi sulla fertilita' (vedere paragrafo 5.3).
Riferimento:
044931018
Detraibilità:
Principio attivo:
Ceftazidima/avibactam Sodico
Forma farmaco:
Polv Conc Soluzione Per Infus
Produttore Farmaco:
Pfizer Italia
ATCGMP:
CEFTAZIDIMA ED INIBITORE DELLE BETA-LATTAMASI