Vitamina D
Che cos'è la vitamina D?
Vitamina D è il termine generico che viene utilizzato per indicare un gruppo di pro-ormoni liposolubili costituito in realtà da 5 vitamine: D1, D2, D3, D4 e D5.
Le forme più importanti sono:
- la vitamina D2 (ergocalciferolo)
- la vitamina D3 (colecalciferolo)
La vitamina D2 è di provenienza vegetale, mentre la vitamina D3 è sintetizzata negli organismi animali.
Il 10-20% del fabbisogno giornaliero di vitamina D proviene dall'alimentazione: gli alimenti che ne contengono maggiormente sono i pesci grassi (come salmone, sgombro e aringa), il tuorlo d'uovo e il fegato.
La restante parte del fabbisogno viene prodotta a livello cutaneo grazie all’esposizione solare.
La sovrapproduzione di vitamina D durante i mesi estivi ne consente l'accumulo, cosìcchè la si possa avere a disposizione durante il periodo invernale.
Perché la vitamina D è tanto importante?
La vitamina D è fondamentale per il nostro organismo perché:
- regola l’assorbimento intestinale di calcio e fosforo, favorendo la normale formazione e mineralizzazione dell'osso: livelli insufficienti di vitamina D, infatti, contribuiscono all’insorgenza di osteoporosi a causa di un ridotto assorbimento di calcio;
- contribuisce alla normale contrattilità muscolare;
- agisce sul sistema immunitario: è stato dimostrato che una carenza di vitamina D aumenti il rischio di gravi affezioni a carico del sistema respiratorio;
- è in grado di rallentare lo sviluppo del cancro: frena la crescita delle cellule maligne, ne favorisce la differenziazione e la morte programmata (apoptosi), e riduce la formazione di nuovi vasi (angiogenesi).
Misurazione e dosaggio della Vitamina D
La misurazione della vitamina D viene effettuata tramite un prelievo di campione ematico.
Vi è una situazione di concentrazione ideale se il valore è compreso tra 30 - 60 ng/ml, la concentrazione è insufficiente se tra 10 - 30 ng/ml. Vi è una situazione di carenza se i valori sono inferiori a 10 ng/ml.
Oltre ai casi di concentrazione insufficiente o di carenza, si consiglia l’integrazione farmacologica di vitamina D a coloro che:
- manifestano sintomi di ipovitaminosi (astenia, mialgie, dolori diffusi o localizzati, frequenti cadute immotivate)
- manifestano osteoporosi o osteopatie
- seguono terapie di lunga durata con farmaci interferenti col metabolismo della vitamina D (antiepilettici, glucocorticoidi, antiretrovirali, antimicotici, ecc.)
- riscontrano malattie che possono causare malassorbimento nell’adulto (fibrosi cistica, celiachia, morbo di Crohn, chirurgia bariatrica, ecc.)
L’integrazione è vivamente consigliata, a prescindere dai valori riscontrati, anche a: anziani ospiti di residenze sanitario-assistenziali, donne in gravidanza o in allattamento e persone con osteoporosi o osteopatie per cui non è indicata una terapia remineralizzante.
Se ci si espone poco al sole per stile di vita o per cause geografiche si consiglia di effettuare dei controlli periodici del valore di vitamina D.