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Come far passare l'allergia

30/05/2023 - Pubblicato in Rimedi ai disturbi più comuni

Cos’è l’allergia

Con allergia si intende una risposta del sistema immunitario ad una sostanza esterna dannosa per l’organismo, chiamata allergene.

Il sistema immunitario reagisce producendo una serie di anticorpi nei confronti degli allergeni. Il disturbo legato all’allergia è dovuto ad un’eccessiva risposta anticorporea scatenata dal sistema immunitario verso gli allergeni.

La reazione allergica prevede il coinvolgimento di organi e tessuti quali le vie aree inferiori, la pelle, le mucose nasali e gli occhi. 

I gradi di allergia ad un determinato allergene variano da persona a persona e da caso a caso, manifestandosi nei modi più lievi fino a comportare anafilassi, una reazione allergica particolarmente potente e potenzialmente pericolosa. 

Quali sono le cause dell’allergia? 

Come abbiamo visto, l’allergia è la risposta del sistema immunitario nei confronti di un allergene, vien da se che la causa dell’allergia dipende dall’essere allergico ad un determinato allergene, che può essere di diversa natura.

I principali tipi di allergeni si trovano:

  • nell’aria, come i pollini, i peli degli animali, gli acari della polvere o le muffe;
  • negli alimenti;
  • nelle punture degli insetti, come api o vespe;
  • nel contatto con alcuni elementi e sostanze, come nichel o lattice 

Tipi di allergia e sintomi 

Il nostro organismo può sviluppare diversi tipi di allergie, che variano al variare dell’allergene.

Di seguito vediamo quali sono i tipi di allergia più diffusi e con quali sintomi si manifestano.

Rinite allergica

La rinite allergica  è una forma di allergia ai pollini, alle graminacee e alle polveri sottili. Si manifesta per lo più in primavera, durante la stagione dei pollini, e può attaccare in forma acuta e in forma cronica. Colpisce principalmente le vie aeree, causando disturbi relativi alla respirazione, soprattutto quella nasale. 

I principali sintomi della rinite allergica sono:

  • ostruzione nasale,
  • raffreddore e starnuti,
  • forte senso di prurito al naso e alla gola,
  • difficoltà respiratorie
  • disturbi del sonno

Rinocongiuntivite allergica

Alla rinite allergica si associa spesso la rinocongiuntivite allergica: l’allergene proviene sempre dai pollini e le graminacee ma in questi casi all’infiammazione mucosa nasale si aggiunge quella della congiuntivite, con le seguenti reazioni allergiche:

  • lacrimazione,
  • arrossamento degli occhi, 
  • prurito agli occhi

Nel periodo primaverile questo tipo di allergia diventa particolarmente invalidante, creando non pochi problemi a chi ne soffre. Purtroppo non è possibile evitare il contatto e la dispersione nell’aria di questi allergeni, è quindi consigliato assumere prodotti in grado di bloccare la reazione allergica. 

Un prodotto in atto di contrastare i sintomi della rinite e rinocogiuntivite allergica è Kijimea K53, un integratore alimentare con 53 ceppi batterici selezionati, già presenti naturalmente nella flora intestinale dell’uomo, che aiuta ad alleviare significativamente i sintomi tipici di queste forme di allergia. Disponibile in diversi formati, questo prodotto può essere assunto sia dagli adulti che dai bambini nelle seguenti modalità:

  • adulti: 3 capsule al giorno da prendere per 3 giorni consecutivi, da ripetere a distanza di 2 settimane per almeno 6 settimane, 
  • bambini: dal primo anno di età fino ai 9 anni è consigliata l’assunzione di una capsula al giorno, dai 10 ai 15 anni è consigliata l’assunzione di 2 capsule al giorno, dai 15 anni in su sono consigliate 3 capsule al giorno 

Allergia al nichel 

L’allergia al nichel è definita come una dermatite allergica da contatto. In questo caso l’allergene è il nichel, un metallo molto diffuso nell’ambiente. Questo tipo di allergia può manifestarsi a qualsiasi età, e tra le cause scatenanti più note troviamo una predisposizione genetica, insieme allo svolgere costantemente mansioni che prevedono il contatto con i metalli. 

Il nichel è principalmente contenuto in accessori come collane, braccialetti, orecchini, orologi, chiusure lampo, cinture, occhiali, chiavi e monete, e si trova anche in alcuni specifici alimenti, come pomodori, asparagi, fagiolini, finocchi, lattuga, cacao, cioccolato, legumi, noci e mandorle.

I principali sintomi dell’allergia al nichel, particolarmente fastidiosi ed invalidanti, sono: 

  • dermatite da contatto,
  • sfogo cutaneo pruriginoso,
  • cute arrossata e secca,
  • presenza di vescicole

Una volta diagnosticata l’allergia, è importante eliminare tutti i prodotti e gli alimenti che contengono nichel. 

Allergia agli acari

In caso di allergia agli acari la causa dell’allergene è da ricercare nell’acaro, o meglio negli allergeni contenuti nelle particelle fecali che l’acaro rilascia nell’ambiente dove vive: quando un soggetto allergico li inala, viene attivata la reazione allergica. Gli acari profilano principalmente nel letto, ma anche su tappeti, moquette, divani, tende e peluche. 

Il periodo peggiore per chi soffre di allergia agli acari è l’inverno. In questo periodo si tende a tenere chiuse porte e finestre, riducendo la circolazione dell’aria e creando un ambiente favorevole per lo sviluppo degli acari.

I sintomi dell’allergia agli acari  

  • fastidio al naso e alla gola,
  • starnuti,
  • occhi che si arrossano,
  • naso che cola,
  • dermatite,
  • asma

Il trattamento di questo tipo di allergia non passa unicamente per l’assunzione di farmaci che trattano la sintomatologia allergica ma anche attraverso una bonifica degli ambienti con lo scopo di ridurre la presenza degli acari e degli allergeni. Ricorrere a prodotti che uccidono l’acaro e creano anche un ambiente sfavorevole al suo ritorno risulta essere la soluzione migliore. Dovendo trattare ambienti domestici, è indicato scegliere prodotti che uniscano efficacia e naturalità. 

Un esempio è lo spray per tessuti acaricida insetticida di Puressentiel, che coniuga l’efficacia di un presidio medico chirurgico alla sicurezza di un ingrediente attivo 100% naturale, il Geraniolo. Il prodotto si può spruzzare su materassi, tappeti, moquette e tende, non lascia residui, macchie e non cola sui tessuti. L’azione acaricida è immediata e dura fino a 14 giorni. 

Allergia ai peli animali

Anche in questo caso parliamo di un’allergia piuttosto diffusa e comune. L’allergene risiede nel pelo degli animali, di conseguenza qualsiasi animale con pelo (corto o lungo che sia), scatena una reazione allergica. Tra tutti gli animali, quelli che causano più problematiche sono i cavalli, i cani e soprattutto i gatti. 

I principali sintomi dell’allergia ai peli animali sono:

  • orticaria,
  • eruzioni cutanee, 
  • congiuntivite,
  • asma, 
  • problemi respiratori,
  • lacrimazioni

In ogni caso una persona allergica al pelo animale può convivere con l’animale stesso, pur consapevole dell’effetto che il pelo può causare, e ricorrendo quindi a prodotti che limitano o impediscono tali reazioni.

Allergia alle punture di insetto

Quando si viene punti da insetti si scatenano due tipi di reazioni: la reazione allergica, causata dagli imenotteri, ovvero apidi e vespidi, e la reazione locale, causata dalla puntura di zanzare, pappataci e cimici.

La sintomatologia dell’allergia alle punture di insetto prevede:

  • forte prurito,
  • rossore, 
  • bruciore,
  • orticaria, 
  • asma,
  • shock anafilattico nei casi più gravi 

Allergie alimentari 

In caso di allergie alimentari, ciò che scatena la reazione non è tanto l’alimento di per se, quanto le proteine in esso contenute. 

I sintomi dell’allergia alimentare sono:

  • formicolio e prurito alla bocca,
  • orticaria, 
  • gonfiore esteso a labbra, viso, gola, mani e altre parti del corpo,
  • difficoltà respiratorie, 
  • dolori addominali,
  • diarrea, nausea e vomito
  • vertigini

In questo caso si rende più che necessario effettuare prove e test allergici in grado di risalire all’allergene che scatena la reazione, al fine di evitarne l’assunzione. 

Allergie ed intolleranze alimentari: quali sono le differenze?

Quante volte abbiamo sentito parlare di allergie ed intolleranze alimentari, chiedendoci quale sia l’effettiva differenza tra le due patologie?

La risposta è molto semplice: quando si parla di allergie, entra in gioco il sistema immunitario, che risponde all’attacco di un allergene esterno scatenando la reazione allergica. Nel caso invece delle intolleranze, non è il sistema immunitario a reagire, bensì l’organismo, che attua una reazione avversa nei confronti del cibo, con una sintomatologia che comprende gonfiore addominale, difficoltà nella digestione, nausea, vomito, diarrea o stipsi.  

Allergia al sole 

L’allergia al sole, chiamata anche fotoallergia, è una reazione del sistema immunitario alla luce del sole. Esistono diverse tipologie di allergia al sole, la più diffusa è la dermatite polimorfa solare. Le cause di questo tipo di allergia non sono del tutto note, anche in questo caso gioca un ruolo importante il fattore ereditario, così come la particolare sensibilità a componenti di farmaci o determinati prodotti chimici come creme, creme solari e profumi.

A seguito dell’esposizione al sole, l’allergia si manifesta con sintomi molto simili all’eritema solare, come:

  • intenso prurito,
  • rossore,
  • presenza di vescicole, bolle o pomfi, simili alle punture di zanzare

Il miglior consiglio per questo tipo di allergia, oltre all’assunzione di farmaci ed antistaminici, è quello di limitare quanto più possibile l’esposizione solare, e proteggersi al meglio scegliendo una buona protezione solare.

Come viene diagnosticata l’allergia? 

La diagnosi dell’allergia avviene principalmente tramite due test allergici:

  • il prick test, che serve ad individuare la presenza di un’allergia di tipo alimentare o respiratoria. Questo esame si basa sulla reazione del corpo nei confronti di una serie di allergeni presenti in muffe, pollini, acari, peli di animali, prodotti alimentari e lattice. Il test, rapido e non invasivo, individua la presenza di anticorpi che causano allergie di tipo sintomatico;
  • il patch test, detto anche test epicutaneo, viene invece utilizzato per indagare la presenza di dermatiti da contatto e serve a valutare quali sostanze generano una reazione di tipo allergico. 

Come trattare l’allergia 

Il trattamento dell’allergia passa attraverso diversi step: una volta diagnosticata l’allergia ad uno specifico allergene, la cosa più ovvia da fare è quella di evitarne il contatto o l’ingerimento. Questo discorso vale per per tutti quei tipi di allergia di cui si può evitare la reazione, come l’allergia al nichel o le allergie alimentari.

Nel caso invece di allergie scatenate da allergeni che non si possono evitare, come quelle ai pollini, alle graminacee e alle polveri sottili, è possibile utilizzare prodotti che ne alleviano i sintomi: è bene infatti sottolineare che non esistono prodotti in grado di prevenire gli effetti di una reazione allergica, al contrario esistono prodotti che ne calmano gli effetti. 

I prodotti in questione sono chiamati antistaminici:  si tratta di farmaci in grado di bloccare l’azione dell’istamina, una molecola che entra in azione quando un soggetto affetto da allergia entra in contatto con l’allergene. L’istamina svolge la funzione di mediatore chimico in fase di infiammazione. 

In base all’allergene, si consiglia l’assunzione di: