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Come prevenire e trattare le carie?

25/03/2022 - Pubblicato in Igiene orale

La carie è un’infezione dentale innescata dall’attacco di alcuni microrganismi che popolano il cavo orale.

Questi microrganismi si depositano nel cavo orale ogni volta che mangiamo, o quando beviamo acqua con una percentuale di fluoro molto alta o quando utilizziamo dentifrici e collutorio sempre con elevata quantità di fluoro all’interno. 

Quello delle carie è un problema da non sottovalutare: se non curata, a lungo andare distrugge il dente e i nervi in esso contenuti, provocando un ascesso, ovvero un’infezione dell’estremità della radice, che può essere a sua volta curato con una devitalizzazione, un intervento chirurgico o l’estrazione del dente. 

Quanti tipi di carie esistono? 

Esistono differenti tipi di carie, che sono:

  • Carie coronale: è la forma di carie più comune e interessa sia gli adulti e che i bambini. In questo caso la lesione si localizza sulla superficie masticatoria o tra i denti
  • Carie radicolare:  con l’avanzare dell’età le gengive si ritraggono, lasciando esposta parte della radice del dente: in questo modo la porzione di dente scoperta non è più coperta dallo smalto ed è più a rischio di sviluppare lesioni cariose;
  • Carie ricorrenti: in questo caso la carie può formarsi anche intorno a otturazioni e capsule preesistenti, in queste zone infatti la placca tende ad accumularsi, aumentando il rischio di carie. 

Progressione della carie: i 4 stadi

La carie si sviluppa in un’infezione dentale in grado di indebolire lo smalto e la dentina, causando di fatto la distruzione del dente. 

L’infezione si sviluppa in un totale di 4 stadi, così identificati:

  • Stadio I: in questo caso si parla di carie superficiale. Il processo carioso intacca lo smalto dentale, demineralizzandolo. In questo stadio, la carie si presenta con un colore sui toni del giallastro, in alcuni casi quasi marroncina. Trascurare la carie in questa fase implica un automatico peggioramento dell’infiammazione;  
  • Stadio II: in questo stadio, i microrganismi del cavo orale attaccano ancora di più lo smalto, bucandolo e arrivando direttamente ad intaccare la dentina
  • Stadio III: dopo aver attaccato smalto e dentina, la carie arriva alla polpa del dente, ricca di terminazioni nervose, provocando dolorose fitte al dente. 
  • Stadio IV: la carie arriva sempre più in profondità andando ad intaccare le strutture più profonde del dente, in questo stadio si arriva a sviluppare l’ascesso. 

Il processo della carie parte dunque dalla parte più esterna del dente fino ad intaccare la parte più interna, per questo è un’infezione dal processo molto lungo, con un tempo che può variare da 6 mesi a 2 anni. 

Gli stadi di una carie
Ecco i 4 stadi di una carie

Come accorgersi di una carie?

Durante i primi stadi, la carie non si manifesta con alcun tipo di sintomo, solo a partire dal 3° stadio, iniziano a manifestarsi sintomi quali:

  • Mal di denti
  • Alitosi
  • Ipersensibilità dentinale

Come identificare la presenza di una carie?

Solo il dentista può identificare con certezza la presenza di una carie, poiché la lesione si forma sotto la superficie del dente, e non è possibile vederla. Quando si consumano cibi contenenti carboidrati (zuccheri o amidi), questi ultimi vengono trasformati in acidi dai batteri della placca e corrodono i denti dall'interno. Nel tempo, lo smalto dei denti comincia a incrinarsi sotto la superficie, mentre questa rimane intatta all'esterno. Quando una buona parte dello smalto è erosa, anche la superficie esterna inizia a deteriorarsi, dando luogo alla carie.

Le lesioni cariose si sviluppano con più facilità sulla superficie masticatoria dei denti posteriori, tra un dente e l'altro, e in prossimità del margine gengivale. Il modo migliore per identificarle e curarle prima che si aggravino è sottoporsi a regolari visite dentistiche.

Cosa fare in caso di carie?

Per prevenire il formarsi di carie dentali è bene svolgere delle sane abitudini,  legate soprattutto ad un’attenta e corretta igiene orale, come:

  • Lavarsi i denti almeno due volte al giorno e usare quotidianamente il filo interdentale per rimuovere la placca dagli spazi interdentali e sotto il margine gengivale;
  • Sottoporsi a regolari visite dentistiche: la prevenzione può bloccare la formazione della carie o evitare che le lesioni peggiorino causando ulteriori problemi;
  • Usare prodotti per l'igiene dentale contenenti fluoro, incluso il dentifricio;
  • Adottare una dieta alimentare bilanciata che limiti i cibi ricchi di zuccheri e amidi. L'eventuale consumo di questi alimenti deve avvenire preferibilmente durante i pasti e non durante gli spuntini, in modo da ridurre il numero di esposizioni dei denti agli acidi che ne derivano.

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