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Il bacio parla per noi.

05/07/2021 - Pubblicato in Pillole di Igea

“Baciami ancora, baciami ancora, tutto il resto è un rumore lontano, una stella che esplode ai confini del cielo” (Lorenzo Jovanotti)

Con il gesto del bacio si intende l’appoggiare le proprie labbra su altro, sia quest’altro la parte di un altrui corpo o una superficie esterna da noi.

In senso più emotivo, il bacio è una dimostrazione d’affetto, di stupore, di meraviglia. Il bacio si veste di molteplici significati: sulla fronte è una benedizione che sa di premura, sulle guance è affetto, sul collo è passione, sulle labbra è amore, sulle mani è galanteria, sul corpo è eros.

E’ un segno di amicizia, soprattutto nei paesi europei che rimettono nel simbolo del bacio un saluto, è una manifestazione di affetto nei confronti delle persone a cui teniamo, siano esse amici o parenti. E’ un gesto d’amore, spesso definito il confine che delimita la differenza tra un’amicizia e una storia d’amore.

E’ un atto nobile, celebrato da sempre e riconosciuto come una delle più alte forme di amore: non è un caso che nel mondo dell’arte visiva, ma anche musicale e cinematografica, il bacio sia ciclicamente riproposto.

Hayez, Canova, Magritte, Klimt, ma anche Banksy, Eisenstaedt, Doisneau sono solo alcuni degli artisti che hanno deciso di celebrare il bacio in quelle che sono diventate le loro opere più famose.  Questo tema ricorre spesso anche nelle canzoni, di qualsiasi lingua e cultura.

Il bacio si veste di molteplici significati, ma il suo valore è indiscutibilmente unico.