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L'arte della gentilezza

07/06/2021 - Pubblicato in Pillole di Igea

Oggi come oggi siamo rincorsi da suggerimenti e rimedi per vivere al meglio le nostre vite: lo sport come attività fisico-celebrale per uno stile di vita più sano, l’educazione al cibo come gesto di amore per noi stessi e per il mondo che ci circonda, il rispetto dell’ambiente per conservare al meglio la grande casa che ci ospita. Tutto quello che abbiamo il dovere e il diritto di fare è tanto, ma diventa in fondo poco se insieme a tutto questo non pratichiamo quell’arte chiamata “gentilezza”.

Essere gentili viene definito oggi un modo di essere sano ed equilibrato nei confronti di noi stessi e del prossimo, è un atteggiamento profondo di generosità, umiltà e disponibilità, è un essere presenti nelle proprie ed altrui vite in termini reali e concreti.

Un gesto gentile, nella vita di tutti i giorni, diventa qualcosa che colora le nostre giornate. Un sorriso in più, un aiuto (emotivo e fisico), un gesto nei confronti di chi incrocia il nostro cammino – nell’arco di un giorno o di una vita intera – un atto di amore verso se stessi ed il prossimo:  essere gentili è qualcosa che rinforza il nostro animo e il nostro spirito. La gentilezza genera bene, e forse, tra i tanti scopi delle nostre vite, questo è di certo il più nobile e sincero.

La gentilezza è un arte che si pratica incondizionatamente, e il suo fine ultimo è quello di regalare un sollievo, un sorriso, una mano a chi ci sta vicino, ma non solo: è una predisposizione del nostro animo che ci rende di certo più ricchi.

Gentili si nasce, ma ci si diventa anche: pratichiamo l’arte della gentilezza per rendere migliori le nostre vite.